Nei mesi scorsi hanno fatto parecchio preoccupare le condizioni di salute del medico italiano di Emergency ammalatosi di ebola.Adesso le sue condizioni sembrano migliorare ogni giorno di più al punto tale che il medico ha deciso di scrivere una lettera per raccontare il dramma vissuto in questi mesi.
“L’ultima cosa che ricordo della Sierra Leone è il viaggio fino all’aeroporto assieme ai colleghi e la partenza sull’aereo dell’Aeronautica Militare. Poi l’arrivo in Italia all’interno di un contenitore ermetico e il trasporto all’Istituto Spallanzani. Ricordo i primi due o tre giorni trascorsi in isolamento, i farmaci sperimentali che ho iniziato, l’estremo malessere, la nausea, il vomito, l’irrequietezza; pensavo in quei momenti ai pazienti che avevo contribuito a curare, stavo provando le stesse cose che loro avevano provato e cercavo di capire qualcosa di più di ciò che mi stava succedendo” .
E poi ancora il medico nella lettera dichiara “Non credo di essere un “eroe” ma so per certo di non essere un “untore”: sono solo un soldato che si è ferito nella lotta contro un nemico spietato”.Noi non possiamo che essere felice per i progressi raggiunti dal medico italiano e la speranza è quella che presto possa tornare a casa dalla sua famiglia.