Il 2014 è stato decretato l’anno nero per il settore dell’edilizia, con un crollo della produzione che si assesta intorno al 6,9%.
Un valore in controtendenza, rispetto agli altri paesi europei che hanno visto crescite anche del 24% nello specifico questo dato è stato registrato in Spagna, che però aveva registrato un crollo di oltre il 50% nel quinquennio dal 2004 al 2009.
Secondo i dati raccolti dalla Confartigianato, il crollo dell’edilizia ha portato nel nostro paese alla chiusura di 13mila imprese artigiane con la conseguente perdita di migliaia di posto di lavoro.
Dei timidi segnai di miglioramento si sono registrai negli ultimi due mesi dell’anno, ma che non basta per rilanciare un settore fondamentale della nostra economia. Come ha dichiarato il presidente della Confartigianato Edilizia, ci vogliono interventi mirati ed immediati: “di fronte a questo scenario emerge in modo evidente la necessità di misure strutturali per rilanciare le costruzioni e dare una scossa salutare a tutta l’economia italiana, assicurando una risposta alla domanda abitativa, infrastrutturale e di riqualificazione urbana”.
Per rilanciare l’edilizia bisogna fare una cosa semplice !
Rendere inattaccabile e impignorabile la prima casa come pure per i fabbricati necessari per lo svolgimento delle attività produttive professionali e commerciali !!!
Eliminare un po’ di tasse e burocrazia .
In queste modo chi compra un immobile avrà un bene sicuro in cui investire i propri risparmi .
La casa impignorabile produrrà una impennata degli acquisti immobiliari sia italiani che dall’estero si realizzerà un forte gettito fiscale nelle casse dello Stato e un mare di lavoro per i disoccupati .
Altri provvedimenti sono inutili formano solo false aspettative e promesse .