Ancora una manciata di giorni e i milioni di fans dell’artista inglese potranno acquistare il libro: l’autobiografia di Elton John, “Me”, è infatti in uscita il prossimo 15 ottobre.
Ma nel frattempo il popolare artista fa trapelare alcune delle incredibili rivelazioni che fa nel libro, come quella in cui racconta dei momenti veramente drammatici, quando si è trovato faccia a faccia con la morte.
Come riporta il Daily Mail, il cantante ha rischiato di morire nel 2017 a seguito di un’infezione contratta dopo un intervento chirurgico per rimuovere un cancro alla prostata.
John, poco prima del suo settantesimo compleanno, grazie a una colonscopia di routine scoprì appunto di avere il cancro ed ad uno stato avanzato, tant’è che l’ospedale King Edward VII di Londra dove fu trasportato con urgenza «non aveva le apparecchiature necessarie» per garantire la riuscita dell’operazione.
“Le mie condizioni di salute erano davvero gravi – continua Elton John in Me – e l’ospedale non aveva le strutture adatte per curarmi. I dottori dissero a David (Furnish, il marito del cantante) che ero a 24 ore dalla morte. Se il tour in Sud America fosse proseguito anche per un solo giorno sarebbe andata così”.
A quel punto si trovò a un bivio: sottoporsi a un ciclo di chemioterapia o operarsi.
“Sono stato incredibilmente fortunato”, si legge nel libro, “anche se non mi sentivo tremendamente fortunato in quel momento. Rimasi sveglio tutta la notte, chiedendomi se sarei morto. In ospedale, da solo nel cuore della notte, ho pregato: ‘Per favore non farmi morire, per favore fammi vedere di nuovo i miei figli, per favore dammi ancora un po’ di tempo”.
“Dopo 11 giorni in ospedale sono stato finalmente autorizzato a tornare a casa e ho impiegato sette settimane per riprendermi, imparando a camminare di nuovo”, ha aggiunto.
Il cantante ha infine spiegato il motivo che lo ha spinto a rifiutare la chemioterapia: “Ho scelto subito di essere operato. Molti uomini decidono di non farlo, perché è un’operazione dura, non puoi fare sesso per almeno un anno e non riesci a controllare la vescica. In realtà sono stati i miei figli a scegliere per me. Non volevo che il cancro avesse la meglio su di me, e su di noi, per gli anni successivi: volevo sbarazzarmene subito”.
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