Gli appelli della famiglia continuano ad essere strazianti, ma purtroppo l’annuncio è arrivato ieri alle 16.15 dal capitano del porto di Guernsey, David Barker: le ricerche del calciatore argentino Emiliano Sala sono state definitivamente sospese.
Ricordiamo che il calciatore è scomparso lo scorso lunedì, mentre era a bordo del suo aereo, e da allora non si hanno avuto più sue notizie né si sono trovate tracce.
“Malgrado il massimo impegno che abbiamo profuso nelle ricerche che si sono svolte in un’area di circa 1700 miglia quadrate, non c’è traccia né dell’aereo né delle due persone a bordo – ha detto Barker su Twitter-. Le speranze che ci siano dei sopravvissuti sono davvero remote“.
Secondo quanto è stato ricostruito, il calciatore aveva rinunciato ai voli di linea e preferito utilizzare un piccolo aereo privato per guadagnare un po’ di tempo.
L’attaccante aveva infatti superato le visite mediche e firmato il contratto con il Cardiff City venerdì 18 gennaio, poi aveva deciso di tornare a Nantes sabato (19 gennaio) per prendere le sue cose e salutare i suoi ex compagni di squadra.
Sala quindi decise di rivolgersi a un uomo dello staff del Nantes, Mark McKay, per noleggiare un aereo privato.
“Il nostro club ha la responsabilità di accordarsi con i giocatori in caso di viaggi – ha spiegato a Sky Sport il numero uno del Cardiff City, Mehmet Dalman– Ma Emiliano ha preferito fare diversamente, scegliendo un percorso più veloce“.
Una decisione che, molto probabilmente, gli è costata la vita dato che i soccorritori hanno spiegato che, anche se l’aereo fosse caduto in mare e i due passeggeri non fossero immediatamente morti, le temperature delle acque del Canale non permettono di immaginare una sopravvivenza oltre qualche ora.