Il palco del festival della famosa manifestazione Eurovision, perde pezzi per strada. Non meno di tre paesi hanno rinunciato alla loro partecipazione. In particolare, l’alto costo dell’evento sta causando l’abbandono di Montenegro, Macedonia del Nord e Bulgaria.
Il Montenegro era appena tornato all’Eurovision Song Contest la scorsa edizione a Torino. Ma questo fine settimana l’emittente RTCG ha condiviso una dichiarazione. “Oltre ai costi significativi della quota di iscrizione e dei costi di permanenza nel Regno Unito, abbiamo dovuto fare i conti anche con la mancanza di interesse da parte degli sponsor“. Le emittenti dei paesi più piccoli spesso cercano sponsor per coprire i costi.
La Macedonia del Nord si lamenta anche dei costi più elevati nella sua dichiarazione di non partecipare. “La decisione di non partecipare al Song Contest è nell’interesse dei cittadini, tenendo conto dei maggiori costi dovuti alla crisi energetica e dell’aumento della quota di iscrizione per la partecipazione all’Eurovision Song Contest. Il costo di partecipazione è stato di 39.143 euro la scorsa edizione e si prevede che sarà più alto l’anno prossimo”.
Laddove il Montenegro e la Macedonia del Nord continuano a tenere apertamente la porta a una nuova partecipazione al futuro dell’Eurovision Song Contest, la Bulgaria la chiude in maniera più netta.
“La Bulgaria non parteciperà all’Eurovision 2023 e molto probabilmente neanche alle prossime edizioni. Dopo l’analisi, è stato deciso che questo programma non interessa più l’emittente“, ha affermato l’emittente responsabile in una nota.
Oltre all’abbandono dei tre paesi, è incerto anche se Moldova, Armenia e Repubblica Ceca parteciperanno al festival. Ungheria, Russia e Bielorussia sono già scomparse dalla fase dell’Eurovisione negli ultimi anni.