Il ruolo di Meta, la società madre del conglomerato di Mark Zuckerberg, cala drasticamente dopo la presentazione dei risultati del terzo trimestre. L’azienda insiste ad investire senza vedere risultati mentre il business tradizionale del social network non tira più come prima.
Le azioni di Meta, la società madre di Facebook, sono crollate fino ad arrivare ad un 24% questo giovedì poche ore dopo che erano noti i risultati del terzo trimestre dell’anno. Le previsioni di maggiori investimenti nello sviluppo del Metaverso e nella spesa pubblicitaria dell’azienda entro il 2023 sono scese negativamente tra gli investitori che non vedono nei progetti di Mark Zuckerberg un futuro sufficientemente promettente perché l’azienda riconquisti un ruolo di leadership nel mondo dei social network.
La piattaforma di social media prevede una crescita della spesa di circa il 13% anno su anno per l’anno fiscale 2023, ben al di sopra della previsione di mercato dell’ordine del 7%. I numeri chiariscono che Meta continuerà a spendere in modo aggressivo, nonostante le prospettive di una recessione statunitense nel 2023, su Instagram, sull’universo di Meta e l’hardware della realtà virtuale.
Si tratta di scommesse incentrate più che altro sui Reality Labs con cui l’azienda cerca di sopperire al calo di rilevanza subito dal proprio business Facebook, sempre meno utilizzato dalle nuove generazioni, ma che non riesce a convincere gli analisti.
Le cose vanno male per Meta un anno dopo aver cambiato il suo nome per concentrarsi sul metaverso, la realtà virtuale condivisa in cui le persone possono interagire tra loro attraverso gli avatar.
In questo modo, il social network ha registrato un utile di 4.395 milioni di dollari alla fine del terzo trimestre dell’anno, che rappresenta un calo di oltre il 52%. Proprio questo punto è centrale, dal momento che Facebook ha smesso di raccontare una storia di crescita continua, una situazione che ha scoraggiato il mercato.