Inizialmente va chiarito cosa si intende per fecondazione eterologa, tale pratica è una fecondazione assistita per la quale viene utilizzato il seme o l’ovulo che sia esterno alla coppia che vuole il figlio, a questo punto sorge il punto dei tratti somatici.
Tenendo presente che secondo le linee guida inviate al Ministero della Salute, la fecondazione eterologa deve quantomeno cercare di garantire ai genitori, colore degli occhi, carnagione e capelli, nei limiti del possibile, che possano ricalcare quelli dei genitori.
Dunque la diatriba dei tratti somatici, che secondo gli esperti dovrebbero essere quanto più vicini a quelli dei genitori che hanno proceduto a tale pratica, il problema non è legato puramente ad un discorso etico, secondo gli esperti, la psicologia e l’equilibrio del bambino, è dettato in particolar modo anche dal suo legame diretto con i genitori.
Sia genitori che figli possono identificarsi meglio se tali caratteristiche corrispondono, così come un bambino può subire meno traumi durante l’infanzia ed integrarsi meglio nella comunità, ma un altro passo importantissimi delle linee guida, sono i donatori.
Queste sono le linee guida per la fecondazione eterologa in Italia, senza tener conto ovviamente di chi è pro o contro questa pratica e tenendo invece presente che tale pratica è possibile, in Italia, fino ai 43 anni, mentre le richieste per la fecondazione eterologa, arrivano nella maggior parte dei casi da donne di età superiore.