Il concetto che gli uccelli possano sognare è affascinante e le ricerche recenti hanno iniziato a svelare i misteri dei loro paesaggi onirici. Le scoperte scientifiche suggeriscono che, simile agli esseri umani, gli uccelli sperimentano fasi di sonno REM (Rapid Eye Movement) e NREM (Non-Rapid Eye Movement), con particolari attività cerebrali che suggeriscono la presenza di sogni.
La ricerca su come gli uccelli sognano ha preso il volo negli ultimi anni, grazie all’avanzamento della tecnologia come la risonanza magnetica funzionale (fMRI) e le videocamere ad infrarossi, che hanno permesso di studiare in dettaglio l’attività cerebrale degli uccelli durante il sonno. In particolare, studi su piccioni e fringuelli zebra hanno mostrato che durante il sonno REM, si registra un’intensa attività nelle aree del cervello legate all’elaborazione visiva e alla navigazione spaziale, nonché movimenti oculari e attivazione di aree legate all’azione delle ali, suggerendo che questi uccelli potrebbero sognare di volare.
Inoltre, è stato osservato che durante il sonno REM si verifica una completa assenza di tono muscolare (atonia), un tratto distintivo di questa fase del sonno, che nei pet birds può portare a cadute dai posatoi. Durante il sonno NREM, invece, un emisfero del cervello resta vigile per monitorare l’ambiente circostante, una caratteristica esclusiva del sonno degli uccelli che aiuta a prevenire i predatori.
Le ricerche indicano anche che il sonno REM può avere un ruolo nel rimuovere i rifiuti metabolici dal cervello, grazie a un aumento del flusso sanguigno che potrebbe aiutare a spostare il fluido spinale cerebrale, pulendo così il cervello da sostanze di scarto. Questo processo è particolarmente importante per gli uccelli a causa della loro alta densità neuronale.
L’importanza dei sogni nei processi di consolidamento della memoria e nella soluzione creativa di problemi è un’altra area di interesse. I sogni potrebbero aiutare gli uccelli a elaborare le informazioni e consolidare la memoria di eventi vissuti durante la veglia, come dimostrato negli studi sui fringuelli zebra, dove l’attività cerebrale durante il sonno sembra correlata all’apprendimento di nuove canzoni durante il giorno.
In definitiva, le ricerche suggeriscono che il sonno e i sogni degli uccelli non sono solo fondamentali per la loro salute fisica ma potrebbero anche essere cruciale per la loro sopravvivenza e adattabilità. Questi studi non solo aprono nuove porte sulla comprensione del sonno e dei sogni nell’evoluzione animale, ma potrebbero anche avere implicazioni pratiche per la conservazione e la gestione degli uccelli.