Dal 31 marzo 2015, tutte le fatture emesse dalla Pubblica Amministrazione dovranno essere emesse, inviate e conservate esclusivamente in formato elettronico.
Le pubbliche amministrazioni non potranno più accettare né pagare le fatture in forma cartacea.
Il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, ha dichiarato “Stando ad alcune stime le imprese fornitrici della Pubblica Amministrazione obbligate a rispettare questo nuovo adempimento sarebbero 2 milioni. A regime dovrebbero essere 50 milioni all’anno i file-fatture che i fornitori della Pubblica Amministrazione invieranno al sistema di interscambio per un valore complessivo che, secondo alcune stime, ammonterebbe a 135 miliardi di euro”.
Queste nuove disposizioni dovrebbero ottimizzare i tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione, che nonostante gli ultimi progressi, rimane la peggiore pagatrice d’Europa “l’anno scorso ha pagato mediamente dopo 165 giorni, contro una media UE di 58”, ha commentato Bortolussi.
Sono coinvolte tutte le strutture delle amministrazioni dello Stato come i Comuni, le Regioni, le Aziende sanitarie, le Università, le Camere di Commercio, le Comunità montane, le agenzie fiscali, gli ordini professionali, ecc.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha emanato la Circolare n.1 del 9 marzo 2015 per fornire maggiori indicazioni. Per ulteriori dettagli si può visitare il sito www.fatturapa.gov.it.