A pari passo con l’aumento dell’utilizzo della cannabis negli ultimi 20 anni soprattutto tra gli adolescenti, è anche aumentata la conoscenza degli effetti fisici e psichici di questa sostanza stupefacente.
A contribuire alla conoscenza degli effetti ci ha pensato un nuovo studio condotto da Wayne Hall, dell’Università del Queensland, in Australia. Tale studio, dichiara che in primis, l’uso costante della cannabis, contribuisce al manifestarsi di problemi psichiatrici, soprattutto per quei soggetti che hanno cominciato a farne uso già da piccolini. I rischi più gravi si possono avere dal punto di vista cardiovascolare, con possibilità di sviluppare infarto del miocardio.
«Se la cannabis non dà dipendenza allora non la danno nemmeno l’eroina e l’alcol», questo è quanto ha dichiarato il professore Wayne Hall.