Secondo un sondaggio condotto dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica, sono ben otto italiani su dieci che non sono a conoscenza che il fumo passivo provoca il cancro.
Chi è sottoposto al fumo passivo vede aumentare del 30% la probabilità di ammalarsi di tumore al polmone, anche non essendo fumatori.
Diversi sono i dati preoccupati che emergono da questo sondaggio dell’AIMO, il 48% degli intervistati crede che il cancro ai polmoni non si possa prevenire e il 43% dei fumatori crede che smettere di fumare non sia utile a ridurre il rischio di contrarre questa patologia. Oltre il 70% dei fumatori consuma sigarette in luoghi chiusi e questo provoca maggiori danni sia diretti sia indiretti. Molto alta anche la percentuale di coloro, supera il 40%, che fumano in presenza di bambini e donne in gravidanza.
Nel nostro paese nell’ultimo anno ci sono stati 38.000 nuovi casi di tumore al polmone, questa neoplasia è la terza più frequente dopo quella al colon retto e al seno, ma è quella per la quale c’è la maggiore percentuale di “ignoranza” nelle cause che la provocano, nei danni e nella prevenzione.