“Cambiamo l’articolo 9 della Costituzione Italiana” è il manifesto appello lanciato dagli animalisti italiani. Primi firmatari l’ex ministro Maria Vittoria Brambilla, e il professor Umberto Veronesi
“Gli animali provano dolore e come tali sono degni non solo di rispetto ma anche di una diversa considerazione giuridica” è questo il senso della nuova battaglia animalista
Altri paesi europei hanno già legiferato in questo senso. L’Italia, invece, è un paese rimasto indietro su un tema delicato come questo.
“Riconoscere in Costituzione – ha spiegato l’onorevole Brambilla- che gli animali sono esseri senzienti, come previsto in una proposta di legge che ho presentato nei mesi scorsi, non implica improbabili confronti metafisici tra gli animali e l’Uomo con la U maiuscola, ma significa – banalmente perché la verità è spesso banale – prendere atto dell’esperienza che può fare ogni giorno qualsiasi proprietario di cane o di gatto o chiunque abbia la ventura di imbattersi in un animale selvatico”.