Arrivare a fine mese e far quadrare tutti i conti, negli ultimi anni, è diventato difficile per la maggior parte delle famiglie italiane, tra lavori precari, cuneo fiscale pesantissimo ed una persistente crisi economica che sembra impossibile lasciarsi alle spalle.
Eppure forse proprio la precarietà del presente spinge gli italiani ad essere previdenti e a continuare ad essere degli infaticabili risparmiatori.
A dirlo il 7° rapporto European Payment Consumer (Ecpr) di Intrum, basato sulle risposte di oltre 24mila consumatori di 24 Paesi europei e volto a far emergere le abitudini quotidiane dei cittadini europei: l’84% degli italiani riesce a mettere da parte una porzione dello parte dello stipendio ogni mese, a fronte di una media europea del 75%.
Di questi, il 53% si dice insoddisfatto dalla quantità di denaro che è in grado di poter risparmiare mensilmente.
Dall’indagine, che punta a ottenere informazioni sulla vita quotidiana, emerge che chi non paga le bollette in tempo lo fa perché non ha la disponibilità economica immediata, in linea con il trend europeo.
Il 69% dei cittadini italiani afferma di avere pagato tutte le bollette in tempo negli ultimi 12 mesi (77% media europea). Proprio le bollette di luce e gas sono la priorità con l’83% degli intervistati che le mette al primo posto, seguite dalle spese sanitarie (60%).
Se i genitori sono i primi maestri in tema di finanza, seguono la scuola (39%), Internet (34%) e la banca (30%). I motivi per risparmiare sono soprattutto le spese inattese (71%), al secondo posto i consumi 47%.
Malgrado la capacità di risparmio, il 40% degli intervistati si dichiara comunque pessimista sulla possibilità di avere una pensione dignitosa.