Come di consueto c’erano i favoriti fin dalla prima ora, coloro che probabilmente erano loro stessi persuasi di avere già una statuetta tra le mani, ed invece mai come in questa edizione dei Golden Globe il colpo di scena è stato servito.
Doppio premio, assolutamente a sorpresa, infatti per Bohemian Rhapsody, il film exploit della stagione che ha vinto come miglior film drammatico e anche per il miglior protagonista a Rami Malek nel ruolo di Freddie Mercury.
La miglior commedia è stata giudicata Green Book, storia vera dell’amicizia tra il buttafuori italoamericano del Bronx, Tony Lip (Viggo Mortensen) e il pianista afroamericano Don Shirley nell’America razzista degli anni Sessanta.
I premi per le migliori serie tv comedy e drama sono andati a Il metodo Kominsky e a The Americans.
“Roma” ha ottenuto il premio come miglior film straniero e miglior regista per Alfonso Cuaron. E il regista messicano, sul palco, ha ringraziato “Netflix, che lo ha prodotto e “ha consentito che questo film così improbabile abbia avuto risalto mondiale”.
Il miglior cartoon è Spider-Man – Un nuovo universo, su un nuovo supereroe Miles, il giovane “super” che prende il testimone di Peter Parker e punto dal ragno radioattivo sviluppa i noti poteri.
Uno dei premi più conteso della serata, quello come migliore attrice, è andato a Glenn Close per “The Good Wife”, che ha battuto così Lady Gaga (favoritissima per “A star is born”).
Ricordiamo che questa 76esima edizione dei riconoscimenti assegnati dai membri della Hollywood Foreign Press Association è stata contrassegnata dall’impegno politico e sociale: dal tema della parità di presenza delle donne nel mondo dello spettacolo a quello della lotta al razzismo, passando per la valorizzazione di tutte le diversità, dimostrata anche con la scelta dell’inedita coppia alla conduzione, formata dall’attrice canadese di origine coreana Sandra Oh con il comico Adam Samberg.