“Questa canzone è il mio regalo per Plati. Negli anni siamo diventati molto amici. Una sera di parecchio tempo fa sono tornata a casa e ho scritto questo brano per lui, cercando di cogliere la difficoltà di certi percorsi personali e la condizione emotiva che li accompagna. Quando ha letto il testo, Plati si è emozionato. A chi mi accusa di ideologia, rispondo che si tratta di empatia, ed è un’altra cosa.Potevo inciderla solo con lui. All’inizio aveva timore di mettersi a nudo, di non essere all’altezza. E anche Sanremo pensavamo ci dicesse di no. Invece Carlo Conti ha capito la storia e lo spirito del brano, ha accettato la sfida e ci ha voluto al Festival. E noi andiamo per far riflettere. Perché c’è ancora tanta ignoranza e tanto pregiudizio su certe cose in Italia, proprio mentre papa Francesco, invece, apre ai gay e ai transessuali”.
Sono state le parole dichiarate nel corso di un intervista all’ANSA da Grazia De Michele, la cantautrice italiana e insegnante di canto nella scuola di Amici.
Grazie De Michele e Mauro Coruzzi, in arte Platinette, parteciperanno in coppia alla sessantacinquesima edizione del Festival di Sanremo, e lo faranno con un brano scritto dalla stessa De Michele, intitolato “Io sono una finestra”, brano che la stessa cantautrice ha dichiarato di aver dedicato all’amico Mauro e che affronta una particolare e delicata tematica, ovvero quella dell’identità sessuale.