Francesco Guccini ha aspettato mezzo secolo dalla sua brano, “Canzone del bambino nel vento (Auschwitz)”, per andare a visitare il lager polacco.
Il cantautore partirà il 10 marzo con il Treno della memoria per recarsi in quei luoghi che hanno ispirato una delle sue canzoni più famose e che è stato considerato un vero e proprio brano simbolo dell’impegno politico e pacifista.
Nel testo della canzone del 1966, si legge: “Son morto che ero bambino son morto, con altri cento, passato per il camino ed ora sono nel vento... Ad Auschwitz c’era la neve e il fumo saliva lento, nel freddo giorno d’inverno, e adesso sono nel vento…”.
Con Francesco Guccini partiranno anche gli alunni di una seconda media di una scuola del bolognese e il Vescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi, da questo viaggio sarà tratto un documentario.
Gli organizzatori del viaggio hanno dichiarato, che sarà: “Un viaggio di pensieri, parole, memorie, domande, racconti, riflessioni sulla tragedia e l’orrore dell’Olocausto e su quanto oggi sia più che mai necessario parlare di memoria, di guerra, di intolleranza, di dialogo, di pace”.