È allarme virus ebola in Guinea, con 59 vittime. I servizi sanitari locali informano che ci sono ottanta casi di contagio.
Le agenzie internazionali e Ong cercano di aiutare il governo africano per combattere la febbre emorragica associata al virus dell’Ebola. Medici senza frontiere interverranno inviando 24 medici, infermieri ed igienisti per aiutare il personale sanitario della Guinea.
Non esistono vaccine né cure contro questo virus, che aveva già colpito nel 1976 lo Zaire ed il Sudan. L’emergenza esiste e si teme la sua diffusione, vista la vittima registrata anche nella vicina Sierra Leone. Un quattordicenne che era stato in Guinea è stato colpito dalla febbre emorragica. I ceppi uccidono fino al 90% delle persone infettate.
L’incubo ebola ritorna anche perché il sistema sanitario africano non è a livelli accettabili.
Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento Malattie infettive, parassitarie ed immunomediate dell’Istituto Superiore di Sanità dice: “Le epidemie da virus Ebola sono periodiche in Africa, soprattutto nei paesi dell’Africa equatoriale”, ha infatti spiegato. “Questo non è un elemento di preoccupazione per l’Europa perchè, almeno finora, le epidemia sono state sempre contenute e circoscritte in loco, dove invece gli interventi andrebbero potenziati dato l’alto tasso di mortalità legato a questo virus”.