Già guardando i loro gusti in fatto di telefilm e letteratura lo si era capito: negli ultimi anni tra gli adolescenti impazza la moda del “vampiro”, del bel tenebroso dal corpo freddo ma dal cuore pulsante d’amore per la bella amata.
Sconvolge sicuramente di più apprendere che a molti giovani piace bere realmente sangue umano, e ci sono apposite categorie di “donatori” e di “bevitori”.
Gli psicoterapeutici di tutto il mondo si stanno interrogando su questo fenomeno dilagante, e se da un lato emerge il lato emulativo di questi ragazzi che trovano negli schermi tv dei modelli da seguire, dall’altro appare una motivazione più profonda, un bisogno di condividere un qualcosa di assolutamente privato come il sangue, nel tentativo di “condividersi”, di “appartenersi” in maniera organica.
Un urlo dei giovani quindi per dichiarare il loro bisogno di appartenenza ad una società che ha fallito il suo ruolo di protezione verso coloro che, più fragili e indifesi, bevono sangue per sentirsi compartecipi nel mondo.