L’industria dei videogiochi è ormai un macrosettore dell’economia e a livello internazionale è in grado di muovere decine di milioni di dollari. Questo include colossi quali Ubisoft, Nintendo, Sony o Microsoft, i quali hanno tutte o quasi sancito un aumento del fatturato nel corso del 2022: è il caso, ad esempio, del big giapponese Nintendo, trainato dagli ottimi ricavi avuti con la Switch, la quale si conferma console più venduta nel corso del precedente anno solare. Non accenna però a diminuire la rivalità tra Sony e Microsoft, produttrici rispettivamente di Playstation ed Xbox: secondo alcuni addetti ai lavori, è la prima ad aver dimostrato di avere maggior capacità di innovazione e dunque più abilità di imporsi sul mercato.

La classifica dei videogiochi più giocati online prescinde però da questa diatriba, almeno all’apparenza. Al primo posto si trova Minecraft, prodotto dalla Mojang Studios: lo studio di produzione con sede a Stoccolma, fondato nel maggio del 2009, è passato nel 2014 a Microsoft, pur mantenendo intatto l’organigramma e la struttura aziendale. Il gioco in questione è ormai datato dal momento che la sua uscita risale al 2011: tuttavia, il videogioco non ha mai spesso di rendere disponibili aggiornamenti, tale da risultare ancora in testa alla classifica oltre dieci anni dopo il suo debutto sul mercato.
Poco distante in termini di numeri è Fortnite, al secondo posto di questa speciale classifica: si tratta del titolo che secondo gli addetti ai lavori sembra aver spodestato il genere MOBA (Multiplayer Online Battle Arena) dalle preferenze dei giocatori. Quest’ultima categoria continua però ad essere presente nelle classifiche grazie a League of Legends, uscito nel lontano 2009. Il primo titolo che rappresenta una vera novità nella classifica dei più giocati è PlayerUnkown’s Battlegrounds, uno sparatutto a mondo aperto in cui ogni giocatore può liberamente navigare entro i perimetri della mappa del gioco con l’obiettivo di eliminare i suoi nemici.
Rientrano nella classifica dei videogiochi più giocati anche il celebre FIFA, presente nelle classifiche praticamente ogni anno in coincidenza con l’uscita del nuovo titolo dedicato alla stagione corrente: si tratta sostanzialmente di aggiornamenti riguardo la rosa delle squadre e migliorie dal punto di vista tecnico e grafico, arrivando ad un livello di giocabilità che sbaraglia ogni possibile concorrenza. Un posto in classifica lo occupa anche GTA V, acronimo di Grand Theft Auto V, ultimo capitolo della fortunatissima saga prodotta da Rockstar Games. Si tratta del titolo più costoso presente nella graduatoria dei più giocati dal momento che il suo budget sfiora quello di un colossal hollywoodiano: 265 milioni di dollari.
Osservando i titoli elencati balza subito all’occhio il fatto che siano tutti parte di generi differenti o quasi, non c’è nessuna categoria che ha soppiantato tutto il resto acquisendo una sorta di monopolio. Si tratta di un aspetto importante da sottolineare poiché questo garantisce un continuo lavoro di ricerca verso strade sempre nuove, evitando un appiattimento del catalogo soltanto in relazione ad una tipologia. Al momento sembrano occupare un ruolo sempre più importante i giochi sparatutto: oltre ai titoli già citati, tra i più giocati rientrano anche Overwatch (sparatutto in prima persona in cui una volta scelto il protagonista il compito è lottare contro gli altri giocatori contribuendo alla crescita del proprio personaggio), Tom Clancy’s (anche in questo caso si tratta di uno sparatutto in prima persona ma la differenza è che è presente una trama da seguire) e Counter-Strike: Global Offensive, ancora in classifica nonostante la prima versione sia uscita oltre 20 anni fa (ovviamente oggetto di aggiornamenti). Tra le ultime aggiunte per quanto riguarda i titoli più giocati merita una menzione speciale Lost Ark: il videogioco è stato prodotto in Corea e lanciato nel mercato orientale nel 2019, è stato però necessario attendere il 2022 per il debutto nel mercato europeo e statunitense. Ad inizio della partita il giocatore è chiamato a creare il protagonista: oltre a delinearne le caratteristiche estetiche, è necessario scegliere attraverso cinque differenti classi (warrior, martial artist, gunner, mage e assassin) per completarlo. Al termine del procedimento si è pronti ad iniziare il gioco vero e proprio, che prevede lo svolgimento di un gran numero di missioni primarie e secondarie.
La predominanza degli sparatutto non equivale però alla sparizione di altri generi. Anzi, i classici giochi di carte si ritagliano una fetta importante nel settore dei videogiochi, soprattutto per quanto riguarda il mondo delle app e dei giochi su smartphone e tablet, utilizzati da un numero sempre maggiore di persone con un range di età molto variabile. Poker e scopa continuano ad essere titoli gettonati anche in conseguenza al proliferare di sale da gioco virtuali con giochi di carte: il blackjack attivo online è il medesimo di quello giocato nella modalità offline, lo stesso accade per i tornei di Texas Hold’em o quelli di poker all’italiana. Insomma, anche il mondo delle sale da gioco si ritaglia una quota di mercato rilevante con un’offerta variegata.