Depressione, insonnia, ipertensione e rischio di morte prematura. Sono questi i sintomi di ciò che può portare un divorzio. Lo studio è dell’Università dell’Arizona degli Usa.
Su 138 persone prese in esame dai ricercatori universitari il primo campanello d’allarme che ha accomunato le persone separate o divorziate è stato la mancanza di sonno e la difficoltà a riposare bene. Il divorzio può, inoltre, provocare anche il sistema cardiocircolatorio e immunitario.
Cercare di salvare il proprio matrimonio significa anche salvare la propria salute e sfuggire dalla morte prematura. Su un gruppo di 156 coppie sposatesi nel 1981 è emerso un marcato coinvolgimento iniziale lascia spazio a una forma di “abitudinarietà” già dopo i primi trecentosessantacinque giorni di vita insieme. Stando alle statistiche e ai dati dei ricercatori, dopo tredici anni soltanto 68 coppie erano ancora felicemente sposate, 32 unite in maniera infelice e 56 avevano divorziato. Dalla ricerca emerge chiaramente che un matrimonio si salva se sfugge dall’abitudinarietà.