In Italia si è speculato su tutto, da sempre, ed uno dei “settori” privilegiati è sempre stato quello dei disastri e calamità naturale.
Fa male dirlo, ma è in queste circostanze che vengono erogate maggiori somme di denaro, anche in fretta per rimettere immediatamente in moto la ricostruzione, e dove non ci sono adeguati controlli pullulano le truffe.
Anche milionarie, purtroppo, come la brutta storia che è venuta alla luce in queste ore.
I finanzieri di Camerino hanno infatti scoperto una frode milionaria nella gestione dei servizi di accoglienza degli sfollati del sisma del 2016 e hanno sequestrato beni per oltre un milione di euro, tra i quali 19 lingotti d’oro.
L’indagine chiamata “El dorado” è stata condotta dalle Fiamme Gialle di Camerino.
Nel corso dell’inchiesta, i militari hanno posto particolarmente attenzione nei confronti di una struttura alberghiera situata nella provincia di Macerata, che ha offerto alla cittadinanza colpita dalla calamità naturale un servizio di accoglienza e gestione delle centinaia, o meglio migliaia, di sfollati.
Servizi per cui l’azienda aveva incassato dalla Regione Marche e dalla Prefettura di Macerata compensi per circa 1.500.000 euro.
Dalle indagini è emerso che gli indagati, a vario titolo soci o amministratori e tutti tra di loro collegati da stretti legami familiari, avevano attuato una prolungata e illecita distrazione di risorse economiche dai conti correnti societari, tanto da portarla alla declaratoria di fallimento.
Di questi soldi distratti circa mezzo milione sarebbe stato reinvestito nell’acquisto di 51 lingotti d’oro puro, per un peso complessivo di circa 13 chilogrammi.