I nostri nonni lo avevano sempre detto: un buon bicchiere di vino per accompagnare i pasti fa bene alla salute e rafforza il cuore.
Ormai non è più un luogo comune: arriva a confermarlo un recente studio presentato a Barcellona, durante il congresso della Società europea di cardiologia, da Milos Taborsky e colleghi della Palacky University di Olomouc in Repubblica Ceca.
La ricerca in questione ha anche un nome, “In vino veritas”, e mette fine a una diatriba che va avanti da anni sugli effetti positivi e negativi che il vino avrebbe su chi lo assume: il vino, se assunto moderatamente, aiuta la circolazione, ma solo nelle persone che praticano attività fisica, e senza distinzione tra bianco e nero.
L’effetto protettivo per il cuore ci sarebbe quindi solo se il vino è combinato allo sport e al movimento.
Dopo mangiato quindi, una bella corsetta per smaltire il vino e proteggere il cuore.
Facciamo un esperimento. Prendiamo 146 persone e le dividiamo in 2 gruppi.
Le 73 del GRUPPO A, per un anno, almeno un’ora al giorno tutti i giorni, si metteranno un dito nella narice destra del naso.
Le 73 del GRUPPO B, per un anno, almeno un’ora al giorno tutti i giorni, si metteranno un dito nella narice sinistra del naso.
A qualcuno di loro, da entrambi i gruppi, facciamo fare regolare attività fisica.
Al termine dell’osservazione riscontriamo che chi ha effettuato attività fisica ha conseguito benefici per il cuore, mentre chi si è limitato a mettersi le dita nel naso non ha ricavato alcun beneficio, indipendentemente dalla narice occupata.
Come trasmetteremo i risultati dell’indagine ai media?
Bravi, avete capito.
Scriveremo che METTERSI LE DITA NEL NASO FA BENE AL CUORE, l’importante è che a questo comportamento si associ un’attività fisica regolare.