Un inferno senza fine, inimmaginabile per chi non lo sta vivendo direttamente: l’Australia continua a bruciare e le temperature altissime con concedono tregua, alla popolazione ma soprattutto alla flora e alla fauna.
Le fiamme hanno già devastato intere regioni dell’Australia provocando la morte di 24 persone e danni considerati ingenti dalle autorità. Solo nel Nuovo Galles del Sud sono stati bruciati più di 4 milioni di ettari, pari al doppio della Lombardia, e il numero aumenta.
Gli esperti dell’Università di Sydney stimano che siano morti quasi 500 milioni di animali, tra uccelli, rettili e mammiferi.
Ma la situazione peggiore, spiega il WWF, la stanno vivendo i koala, che sono proprio gli animali simbolo del continente.
Nello specifico, sono circa 8mila i koala dispersi nelle fiamme, che nella costa nord del New South Wales hanno già ucciso circa il 30% dell’intera popolazione di questa specie.
“Una notizia gravissima, dato che in tutta la regione-prima che iniziassero gli incendi- i koala erano solo circa 28.000. La maggior parte dei koala della costa orientale australiana, infatti, vive all’interno del ‘Triangolo dei Koala’, regione in cui la specie potrebbe estinguersi in soli 30 anni”, sottolinea il Wwf.
Inoltre, stando alle rilevazioni del Koalabase del Queensland Hospital, gli avvistamenti di koala stanno comunque diminuendo significativamente negli ultimi anni. Dal 1997 al 2015, 5936 koala sono stati trovati morti nella regione del Queensland.