Soprattutto negli stati più cattolici, e noi italiani lo sappiamo troppo bene, è difficile cambiare, aprirsi all’innovazione, accettare qualcosa che va contro i “dogmi” inculcati da secoli, ma per fortune notizie come questa lasciano ben sperare per il prossimo futuro.
La Costa Rica è infatti diventato il primo Stato del Centroamerica a permettere i matrimoni gay: nelle scorse ore è infatti entrata in vigore una sentenza della Corte Suprema del Costa Rica, il più alto tribunale del Paese, che nel 2018 ha dichiarato “incostituzionale e discriminatorio” il divieto in vigore.
Più nello specifico, la Corte Suprema aveva dato al congresso 18 mesi per emanare una legge in merito, altrimenti il divieto di matrimonio tra persone dello stesso sesso sarebbe stato abolito in automatico. La legge però non è stata emanata, e il divieto è quindi decaduto.
Via Twitter, il presidente della Repubblica Carlos Alvarado ha sottolineato che “oggi celebriamo la libertà, l’uguaglianza e le istituzioni democratiche. Che siano l’empatia e l’amore la bussola che ci permetta di andare avanti e costruire un Paese in cui convivano tutte le persone”.