Dissacrare l’arte è stato da sempre un modo per fare notizia, e da sempre funziona: le immagini dei capolavori noti a livello mondiali, snaturati e mistificati, ci mettono poco a diffondersi ed aiutano a portare alla ribalta la causa perpetrata dagli autori degli eclatanti gesti.
Stavolta è toccato ai Bronzi di Riace, che appaiono avvolti da veli da sposa e perizomi leopardati: così il fotografo Gerald Bruneau, allievo di Andy Warhol, ha ritratto i Bronzi di Riace, in un blitz compiuto nell’inverno scorso nel Museo archeologico nazionale dopo la riapertura di dicembre.
Un filmato mostra la preparazione di bronzi con boa colorati e veli che snaturano i due guerrieri emblemi della perfezione e della bellezza maschile.
Le foto logicamente non sono state autorizzate dalla Sovrintendenza ai beni Culturali, e sono state scattate di nascosto ai guardiani: la questione della sicurezza delle nostre opere viene cosi prepotentemente alla ribalta.
A pubblicare le foto è stato il sito Dagospia, che già seguiva le mosse di Bruneau da quando avvolse in un tulle rosso fiammante la Paolina Borghese in vetrina nella Galleria Borghese a Roma.