Tutte le nazioni del mondo sono state coinvolte dalla pandemia di coronavirus, che è stata capace, in pochi mesi, di sconvolgere il mondo intero.
Anche le nazioni più forti si sono ritrovate letteralmente in ginocchio a fronteggiare contagi e morti, ma non il Vietnam.
Sì, avete capito bene: nonostante qualche manciata di contagiati, non è stata registrata alcuna vittima.
Secondo i dati della Johns Hopkins University, i casi confermati di Covid-19 sono solo 328, su una popolazione di 97 milioni di persone. Uno studio condotto da una ventina di esperti di salute pubblica del Paese ha evidenziato come il 43% dei primi 270 casi di Covid accertati fossero pazienti asintomatici.
Come è possibile?
La strategia che ha protetto il Paese dal coronavirus passa dalla tempestività delle misure attuate dalle autorità e dal tracciamento capillare della popolazione, che ha usato anche tv e giornali per individuare le persone venute a contatto con gli infetti, in modo che si rivolgessero rapidamente alle autorità sanitarie.
“Non abbiamo aspettato solo le linee guida dell’Oms – ha detto Pham Quang Thai, numero due del Dipartimento di controllo delle infezioni dell’Istituto nazionale di igiene ed epidemiologia di Hanoi -. Abbiamo usato i dati che arrivavano dall’estero e dall’interno del Paese per agire in anticipo”.
Eppure sono tanti gli scettici: i numeri sono troppo ottimistici per essere veri.