Il James Webb Telescope riuscirà a trovare segni di civiltà aliena grazie al suo occhio profondo nell’universo.
Due scienziati che studiano gli esopianeti e l’astrobiologia affermano che i telescopi di prossima generazione, come il James Webb, aiuteranno i ricercatori a misurare la composizione chimica dell’atmosfera dei pianeti attorno ad altre stelle.
I professori di astronomia dell’Università dell’Arizona, Chris Impey e Daniel Abbey, sperano che uno o più di questi pianeti possano avere una firma chimica che indichi la vita.
Secondo un articolo pubblicato su The Conversation, hanno spiegato che la vita nel sistema solare è disponibile dove l’acqua è liquida, come le falde acquifere su Marte o negli oceani della luna di Giove Europa.
Tuttavia, la ricerca della vita in questi luoghi è molto difficile, in quanto difficili da raggiungere, e rilevare la vita richiede l’invio di una sonda per ottenere i campioni fisici.
Per scoprire la vita su un pianeta lontano, gli astrobiologi studieranno la luce delle stelle che interagisce con la superficie o l’atmosfera del pianeta. Scoprire la possibilità della vita su un pianeta richiede un telescopio super potente. Attualmente, l’unico telescopio capace di una tale impresa è il nuovo telescopio spaziale James Webb.
I primi dati mostrano che il telescopio James Webb è in grado di rilevare deboli segnali chimici alla luce degli esopianeti. Nei prossimi mesi, il telescopio esaminerà TRAPPIST-1e, un pianeta delle dimensioni della Terra potenzialmente abitabile a soli 39 anni luce dalla Terra.
Il James Webb Telescope può anche rilevare i cambiamenti nei livelli di anidride carbonica, metano e vapore acqueo nell’atmosfera. Alcuni gruppi di questi gas possono predire l’esistenza della vita, ma “James Webb” non è in grado di rilevare la presenza di ossigeno libero, che è l’indicazione più forte della vita.
Al contrario, ci sono tre enormi telescopi terrestri attualmente in costruzione che saranno in grado di effettuare ricerche biometriche: il Giant Magellan Telescope, il Thirty Meter Telescope e il European Large Telescope.
E ognuno è molto più potente dei telescopi sulla Terra. Sebbene ostruiti dalla luce stellare distorcente dell’atmosfera terrestre, questi telescopi potrebbero essere in grado di esplorare le atmosfere dei mondi più vicini in cerca di ossigeno.