Il telescopio Kepler è il più potente mezzo attuale per la ricerca di nuovi pianeti nella profondità dell’universo.
Attraverso Kepler, che è operativo dal 2009, gli scienziati stanno catalogando tutti i pianeti che possono essere simili al nostro o dove comunque sarebbe possibile il proliferare della vita così come la conosciamo noi.
Pian piano si stanno cominciando a catalogare e scartare o mettere da parte tutti quei pianeti dove il delicato equilibrio, che ha creato la vita sulla nostra Terra, sia più o meno identico a quello che abbiamo vissuto noi.
Allo stato attuale dal 2009 ad oggi sono stati segnalati almeno 1000 pianeti, oggi ci sono anche due nuove scoperte, Kepler 438B e Kepler 442B, che hanno condizioni tali da poter ospitare eventuali forme di vita, grazie all’equilibrio climatico che permette di trattenere l’acqua in forma liquida sui pianeti.
Si può dire che al momento a distanza di 5 anni la missione di Kepler è più che riuscita e continua a dare frutti davvero incredibile, se si pensa che gli ultimi due pianeti scoperti che potrebbero ospitare la vita, sono alla distanza rispettiva tra i 400 e i 1000 anni luce.