Klaus Schulz, successo clamoroso: eletto segretario SPD all’unanimità.
Leggendo il 100% dei consensi per l’elezione di un segretario di partito, la mente va ai vecchi Paesi del blocco comunista dell’est dove, per l’appunto, le percentuali elettive in questi casi erano bulgare.
Anzi, qualche volta, non fosse altro che per mantenere la forma, si lasciava che il designato arrivasse solo all’80,90%. Invece Klaus Schulz, già Presidente del Parlamento europeo, sorprende tutti e ottiene la totalità dei consensi.
Giunto a capo dei socialdemocratici tedeschi, ora Schulz proverà a sfidare l’imponente e inossidabile Angela Merkel, sulla quale peraltro, un mese fa, in base ad alcuni sondaggi, aveva un vantaggio di circa 10 punti. Ma questo non vuol dire nulla di particolare. C’è tempo per aumentare o diminuire i propri consensi.
Al Congresso straordinario della Spd, tra l’altro, il neoleader ha sostenuto convinto, riferendosi a una Germania più equa: “Se non lo faremo noi, non li farà nessuno. La Germania e l’Europa sono inseparabili, e dobbiamo ottenere un’Europa forte attraverso una Germania forte”.
Tra l’altro, il segretario ha messo l’accento su un punto fondamentale del suo programma, che presenterà ufficialmente a Giugno: l’insopportabile differenziale fra gli stipendi delle donne e degli uomini.