Sono veramente tante le persone che alla pratica di attività fisica preferiscono la sedentarietà. La pigrizia, ovvero la mancanza di determinazione nel compiere un’azione di cui si riconosce l’importanza, viene però considerata, secondo uno studio dell’Academy of Medical Royal Colleges inglese, una patologia o meglio una nuova malattia chiamata “sindrome della morte da sedentarietà”. Per la Federazione Medico Sportiva Italiana invece, la pigrizia, è definita una vera e propria patologia da curare.
“Non va bene puntare solo su un’attività aerobica e ad esempio dedicarsi soltanto alla corsa: vanno sempre associati esercizi anaerobici di potenziamento e lo stretching, perché per essere davvero in salute contano anche forza muscolare, flessibilità, equilibrio. Inoltre, la dose di movimento cambia man mano che passano i mesi, perché con l’allenamento si fanno progressi e l’intensità degli sforzi può crescere”, sono state queste le parole pronunciate da Gianfranco Beltrami,insegnante del corso di laurea in Scienze motorie dell’Università di Parma e membro del consiglio direttivo della Federazione Medico Sportiva Italiana.
Dunque praticare attività sportiva è chiaro che è molto importante e per chi non avesse a disposizione molto tempo al giorno per praticare sport sarà sufficiente dedicare allo sport anche solo sessanta minuti al giorno.