Un lungo restauro, durato ben quattro anni, per salvare uno dei monumenti più enigmatici del mondo dall’erosione del tempo e dalle folate del vento del deserto.
La Sfinge della Piana di Giza potrà presto essere visibile da vicino ad annunciarlo il premier egiziano Ibrahim Mahlab, a seguito della visita con i vertici del suo governo, all’area interessata ai lavori di risistemazione.
Corpo da leone e volto umano, il monumento lungo 73,5 metri, alto 20,22 metri e largo 19,3 metri di cui solo la testa è 4 metri, per un lungo periodo è stato oggetto di lavori di restauro che hanno riguardato il fianco sinistro della statua, dove l’erosione dovuta al tempo, alle folate di sabbia e al materiale calcareo del monumento, aveva creato dei buchi nei blocchi. Altri interventi hanno,invece, riguardato il collo e il torace.
C’è attesa per l’apertura al pubblico. Un’attesa che coinciderà con una grande novità: la possibilità di toccare il monumento con mano.