Stati Uniti. Michael Slager, l’agente che sparò e uccise Walter Scott, fu coinvolto in un altro episodio di abusi, denunciato da un uomo alla polizia.
Denuncia vana, poiché, come accaduto in altri 46 casi dal 2000, il Dipartimento di polizia di North Charleston uscì assolto dalle accuse. Mario Givens, afroamericano, nel settembre 2013 denunciò un abuso nei suoi confronti commesso proprio dall’ormai ex agente Michael Slager, oggi incriminato e in carcere con l’accusa di omicidio “se mi avessero davvero ascoltato e avessero indagato, quell’uomo sarebbe ancora vivo poichè quell’altro non sarebbe stato più in servizio” ha dichiarato Givens.
Givens, durante una conferenza stampa, ha raccontato che Slager fece irruzione nella sua abitazione cercando un sospettato di furto e lo obbligò a stendersi a terra con la forza. Subito dopo usò il taser per costringerlo a star fermo. “Non vi era alcuna ragione per tutto questo”, ha dichiarato Givens, che all’epoca sporse denuncia, ma la faccenda fu archiviata poco dopo grazie alla testimonianza di un altro agente.
La famiglia di Scott, l’afroamericano ucciso, ha deciso di intentare una causa contro il Dipartimento di polizia: “vogliamo fino all’ultimo penny di ciò che la famiglia di Scott merita”, dichiara con aspri toni Justin Bamberg, legale dei familiari dell’uomo ucciso a Charleston,”La gente è stufa degli abusi di potere delle forze di polizia”, ha dichiarato Bamberg al New York Daily News, sostenendo che nel video registrato da un passante si vede Slager che sta “cercando di coprire” l’omicidio “piazzando il Taser accanto” a Scott, ormai morente.