Le immagini catturate dalla NASA offrono una visione inquietante delle cosiddette “foreste fantasma” in espansione lungo la costa della Carolina del Nord. Le fotografie satellitari mostrano un netto peggioramento dal 2005 al 2024, con aree un tempo rigogliose di cipressi calvi ora trasformate in spazi desolati, con alberi spenti e bruni.
L’Origine delle Foreste Fantasma: Un Fenomeno Legato all’Innalzamento del Mare
Le foreste fantasma sono il risultato della morte progressiva degli alberi nelle aree costiere, causata principalmente dall’innalzamento del livello del mare. Questo fenomeno ha portato all’intrusione di acqua salata, contaminando le falde acquifere e modificando la composizione del suolo, rendendolo inadatto per la crescita delle piante. Come riportato dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), gli alberi vengono avvelenati gradualmente fino a morire, creando un paesaggio tetro di tronchi secchi e spettrali che restano in piedi come silenziosi testimoni della crisi ambientale.
Gli alberi morti finiscono inevitabilmente per cadere e decomporsi, ma fino ad allora rimangono in piedi, creando un’atmosfera quasi spettrale. Xi Yang, scienziato ambientale presso l’Università della Virginia, ha dichiarato al NASA Earth Observatory: “Quanto più una foresta è vicina al livello del mare, tanto maggiore è il rischio di moria degli alberi e della formazione di foreste fantasma”.
Una Minaccia in Crescita: I Dati Allarmanti
Le foreste fantasma non sono un fenomeno isolato. Uno studio del 2021 ha evidenziato che, tra il 1985 e il 2019, l’11% delle aree boschive della più grande riserva naturale costiera della Carolina del Nord è stato trasformato in foreste fantasma. Particolarmente critico è stato il periodo tra il 2011 e il 2012, quando l’uragano Irene e una siccità di cinque anni hanno accelerato il fenomeno, portando alla creazione di oltre 4.500 ettari di foreste morte in un solo anno.
Il riscaldamento globale, connesso allo scioglimento delle calotte polari, è una delle principali cause dell’innalzamento dei livelli marini. Lungo la costa orientale degli Stati Uniti, questo fenomeno è aggravato dall’abbassamento del terreno, con un ritmo di innalzamento delle acque tre volte superiore alla media mondiale. Leonard Ohenhen, ex dottorando presso la Virginia Tech, ha spiegato che la subsidenza del suolo è influenzata sia da processi naturali, come l’aggiustamento isostatico glaciale e la compattazione dei sedimenti, sia da attività umane, come l’estrazione di fluidi dal sottosuolo.
L’Impatto sulle Comunità e sull’Ambiente
Le foreste costiere agiscono come una barriera naturale, proteggendo le aree interne dalle mareggiate e dall’erosione. La loro scomparsa accresce la vulnerabilità delle comunità locali. Inoltre, il fenomeno sta minacciando alcuni degli alberi più antichi della costa orientale degli Stati Uniti, inclusi gli iconici cipressi calvi.
Emily Bernhardt, ecologa della Duke University, ha sottolineato l’impatto drammatico dello sviluppo umano sulle zone umide costiere: “Le paludi possono spostarsi mentre il livello del mare aumenta, ma le foreste di cipressi non hanno alcuno spazio per espandersi. Circondate da terreni agricoli e sviluppi umani, queste aree sono bloccate e soggette a eventi di mortalità di massa”.
Le immagini satellitari della NASA non mostrano solo la gravità del cambiamento climatico, ma mettono in evidenza anche come questo si scontri con lo sviluppo umano lungo le coste. La perdita delle foreste fantasma non è solo un problema ecologico, ma una questione che coinvolge la sicurezza e la resilienza delle comunità costiere, sottolineando l’urgenza di affrontare il cambiamento climatico e la gestione sostenibile delle risorse naturali.