Finalmente la Lega Nord è stata condannata per i suoi atteggiamenti discriminatori.
La sentenza del giudice Marta Flamini della prima sezione civile del Tribunale di Milano, ha condannato la Lega a pagare diecimila euro e quattromila euro di spese per il carattere discriminatorio e denigratorio dell’espressione “clandestini” usata nei manifesti che ha fatto affiggere a Saronno nell’aprile dello scorso anno.
E’ una sentenza importante dal momento che i Leghisti, a cominciare dall’assenteista al Parlamento europeo Salvini, utilizzano il termine “clandestini” indistintamente per tutti i profughi.
L’azione legale era stata promossa dalle due associazioni di volontariato Asgi e Naga, anche a fronte di un fattaccio.
La Caritas di Saronno aveva chiesto all’amministrazione comunale di autorizzare la permanenza di 32 rifugiati.
Il Sindaco leghista Alessandro Fagioli aveva negato i permessi rilasciando la seguente inqualificabile dichiarazione: “Non voglio Africani maschi vicino alle scuole dove vanno le nostre studentesse”.
E la sezione locale della Lega il giorno dopo, in atteggiamento di solidarietà con l’amministratore, aveva fatto affiggere i manifesti incriminati.
Ora la Lega è stata condannata e il Sindaco ha avuto quel che si merita: il bollino nero dell’inciviltà. Peggio di così non poteva comportarsi.