Reintegro per i licenziamenti nulli e discriminatori e per “specifiche fattispecie di licenziamento disciplinare ingiustificate” si può sintetizzare così l’emendamento al Decreto Legge sul Jobs act, riformulato dal governo e passato in commissione Lavoro.
Una modifica che non accontenta i lavoratori.
Una modifica che ricompatta il Partito Democratico e gli alleati di maggioranza ma che manda su tutte le furie le opposizioni.
Prosegue sulla sua strada il governo Renzi intenzionato a modificare l’articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori approvato nel 1970 .
Il primo “si” alla modifica dell’articolo 18 e all’introduzione del Jobs act è giunta nella tarda serata di ieri.
Con il voto favorevole della commissione i lavoratori dicono addio all’articolo 18, cambiando quelle che fino ad ora sono state le regole in materia di licenziamento.
In sostanza viene esclusa la possibilità di reintegro per i licenziamenti economici. Prevista per i licenziamenti discriminatori e per alcune fattispecie di licenziamenti disciplinari .