Loredana Bertè non è certo famosa per la sua pacatezza e le sue esternazioni sobrie, ma questa volta proprio non riusciamo a darle torto.
La cantante non sarà presente, in gara, al prossimo Festival di Sanremo, ma ci ha tenuto a dire la sua sul premio Mia Martini, un premio intitolato alla compianta sorella, che la critica assegna ad un cantante in gara che si è distinto per la bellezza e la profondità del proprio pezzo presentato in gara.
“Chiedo ai giornalisti della Sala Stampa dell’Ariston di escludere, a priori, una possibile candidatura al ‘Premio della critica Mia Martini’ di qualsiasi artista che promuova attraverso i suoi testi violenza fisica o verbale verso le donne o misoginia in generale», ha scritto in un post sui social.
E poi ha spiegato:
«Mia sorella è stata per anni vittima di bullismo ‘verbale’ e non credo che avrebbe mai voluto che il suo nome venisse associato a certi ‘soggetti’ che andrebbero SQUALIFICATI (come avvenuto di recente e giustamente in un’altra trasmissione di successo) per istigazione alla violenza sulle donne e per il pessimo messaggio che arriva ai giovanissimi. Grazie».
Nessun nome è stato fatto, ma naturalmente il rifermento è a Junior Cally, il rapper finito nel mirino per aver composto testi per le proprie canzoni inneggianti alla violenza e che molti vorrebbero vedere escluso dalla kermesse.