Negli ultimi giorni non si fa altro che parlare della tragica vicenda che ha coinvolto la principale compagnia aerea tedesca ovvero la Lufthansa in seguito allo schianto di un Airbus A320-200 della Germanwings avvenuto lo scorso 24 Marzo nelle alpi francesi, a 100km a nord-ovest da Nizza. Nell’incidente son morte 150 persone di cui 144 passeggeri e 6 membri dell’equipaggio.
Sulla questione è intervenuto il portavoce della compagnia ovvero Helmut Polksdorf il quale ha dichiarato “La Lufthansa non ha informazioni sulle eventuali malattie che colpiscono i suoi dipendenti. Nel caso dei piloti, abbiamo certificati di idoneità, di non idoneità o di idoneità con riserva al volo. L’idoneità al volo viene verificata e certificata ogni anno dai medici specializzati di un’istituzione federale. Nel caso di Andreas Lubitz non posso parlare, perché vige per noi la privacy sui dati personali anche dopo il decesso”.
E poi ancora “Ogni pilota prima di essere assunto da noi affronta un test severo, atto a certificarne le condizioni fisiche e psicologiche. Dopo l’assunzione, che avviene nel caso in cui il test sia superato, i piloti si sottopongono a controlli annuali, cosiddetti ‘medical’, che anche in questo caso ne testano condizioni fisiche e psichiche. Se un dipendente, durante l’anno in cui ha l’idoneità, viene colpito da una malattia, è lo stesso pilota a doversi sottoporre a controlli medici, e a dover comunicare di non poter volare”.