E’ scompasa il 29 Giugno del 2013 all’ospedale di Cattinara a Trieste, dove era ricoverata da una settimana per problemi cardiaci l’astrofisica e divulgatrice scientifica Margherita Hack. La donna, mentre si trovava ancora in vita, aveva espresso le sue volontà riguardo all’eredità dei suoi beni mobili ed immobili e per farlo aveva sottoscritto due diversi testamenti. Nel primo testamento la donna scrisse “Lascio la parte disponibile dei miei beni a Aldo De Rosa con l’onere di investirli in titoli di Stato a scadenza ultradecennale da scegliersi fra quelli a miglior reddito a cura dell’esecutore testamentario che nomino nella persona dell’avvocato Massimo Cerisola. Detti titoli, finché Aldo vivrà, non potranno essere venduti se non per reali esigenze relative alla sua cura ed assistenza e solo con il consenso dell’esecutore testamentario”.
Nel secondo invece “Lascio a mio marito Aldo l’usufrutto generale vitalizio su tutto il patrimonio mobiliare (in comunione dei beni) e immobiliare (solo la mia proprietà). nonché la piena proprietà dei depositi di denaro. Dopo la nostra morte i depositi ammontanti a circa 500mila euro andranno lasciati alle seguenti persone e famiglie ed enti: l’Astad, il gattile, l’Enpa…”. Di tutto il patrimonio della Hack solamente 100 mila euro e la casa di via del Portello erano destinati alla badante che da sei anni si prendeva cura della coppia, il tutto però come la stessa scrisse “alla morte mia e di Aldo”.
La volontà dell’astrofisica però sembra essere stata tradita dal marito, scomparso circa un anno dopo, il 26 settembre del 2014. Quest’ultimo infatti secondo testamento, ha deciso di lasciare l’intera eredità alla badante Tatjana Gjerco. Ecco quanto dichiartato da Aldo De Rosa nel testamento “Aldo de Rosa nato a Firenze il 20 luglio 1920. Desidero che dopo la mia morte tutti i miei beni vengano dati alla signora Tatjana Gjergo”. Dunque l’intero patrimonio, oltre 500mila euro, secondo la volontà del marito dell’astrofisica, è stato destinato unicamente alla badante.