Sarebbe stata una battuta quella uscita nelle scorse ore sul web da parte del segretario di Rifondazione Comunista di Rimini.
La polemica è scoppiata quando lo stesso segretario aveva pubblicato un post sul social network Facebook, dove si interrogava sulla data dell’impiccagione dei due marò, successivamente lo stesso segretario aveva rimosso il posto con tanto di scuse e specificato che si trattava di una battuta, ovviamente non riuscita, ma pur sempre una battuta.
Ma i marò, in particolar modo il fuciliere Massimiliano Latorre, non l’hanno ovviamente mandata già, il fuciliere ha risposto sempre sul social network Facebook scrivendo: “Spero che queste parole siano uscite dalla testa e non dal cuore, ma lo dicesse ai nostri figli“.
Il marò ha poi proseguito il suo sfogo sul social, confermando che a tutto c’è un limite, senza far polemica, ma se si ha il coraggio ancora di scherzare, si pone un limite anche alla sopportazione.