Per coloro che non lo sapessero, il matrimonio riparatore era un “classico” del passato: quando una ragazza aveva una storia d’amore con un uomo e con questo perdeva la sua verginità, costui veniva obbligato dalla di lei famiglia a sposarla, per poter ripagare il suo danno e ridare onore alla ragazza e alla sua stessa famiglia.
Pensata sia una “pratica” scomparsa?
Beh, invece accede ancora, eccome, e nella civilissima Modena: un 40 enne dopo aver scoperto che la figlia 16enne aveva avuto un rapporto sessuale con un coetaneo, si è presentato davanti a scuola e ha aggredito il ragazzino accusandolo di aver “disonorato” la figlia, cercando di costringerlo quindi a sposarla.
Dopo aver ricostruito i fatti, grazie a testimoni, la procura modenese ha però denunciato l’uomo per costrizione al matrimonio, un’ipotesi di reato introdotta dal recente ‘codice rosso’, il provvedimento approvato in Parlamento per contrastare la violenza contro donne e bambini.
Ricordiamo che il reato è punito con la reclusione da uno a cinque anni e la fattispecie è aggravata quando il reato è commesso a danno di minori.