Dopo la pandemia del coronavirus durata due anni ed ancora in corso, oggi si combatte contro il Monkeypox il cosiddetto vaiolo delle scimmie.
Mentre coronavirus, che è arrivato verso la fine del 2019 e che ha causato in breve tempo una pandemia globale, sta lentamente scomparendo dalle nostre vite, molti paesi stanno vivendo il panico da vaiolo delle scimmie.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha però deciso di rilasciare una dichiarazione ufficiale sullo “stato” di questo virus.

L’Oms ha annunciato che Monkeypox non è riconosciuta al momento come un’emergenza sanitaria pubblica globale.
Nella dichiarazione, si afferma che “sono necessari intensi sforzi per controllare l’ulteriore diffusione dell’epidemia” e si sottolinea che la decisione presa sarà rivalutata tra poche settimane.
Il primo caso di vaiolo delle scimmie al di fuori dell’Africa è stato confermato nel Regno Unito il 7 maggio, mentre da allora molti casi sono stati rilevati in Australia e in alcuni paesi dell’Europa e del Nord America.
La dichiarazione arriva due giorni dopo che il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha tenuto una riunione del comitato di emergenza sulla malattia ai sensi del regolamento sanitario internazionale (IHR) per affrontare il crescente carico di lavoro.
Nella dichiarazione dell’OMS, si affermava che il Direttore Generale dell’OMS era d’accordo con il parere presentato dal Comitato di Emergenza dell’RSI in merito all’epidemia di vaiolo delle scimmie e che l’evento non costituisce attualmente il livello più alto di allerta globale, una sanità pubblica Emergenza di interesse internazionale (PHEIC).
Nella dichiarazione è stato inoltre affermato che il Comitato ha riconosciuto all’unanimità l’urgenza dell’incidente e che il controllo dell’ulteriore diffusione dell’epidemia ha richiesto intensi sforzi di risposta.
Il Comitato ha affermato che poche settimane dopo, quando sono diventate disponibili ulteriori informazioni sulle incognite presenti, di determinare se vi siano cambiamenti significativi che potrebbero richiedere un riesame delle sue raccomandazioni e raccomanda che siano attentamente monitorati e riesaminati.
In una dichiarazione scritta sull’argomento, Ghebreyesus ha dichiarato: “Prendendo atto che il Comitato di emergenza condivide le sue serie preoccupazioni per l’entità e la velocità dell’attuale epidemia, nel complesso, nel rapporto mi ha detto che l’incidente non costituisce attualmente un’emergenza di sanità pubblica di International Concern, che è il livello di allerta più alto che l’OMS può emettere” ha affermato.