I ricercatori del Cedars-Sinai Heart Institute di Los Angeles, hanno escogitato un nuovo metodo per un pacemaker biologico, al momento testato sui suini, ma che un giorno potrebbe essere utilizzato come valida alternativa a quelli elettronici.
I Pacemaker, sono degli apparecchi elettronici molto importanti, in grado di stimolare la contrazione del cuore, quando questa non è assicurata dal tessuto di conduzione cardiaca. Si tratta di dispositivi elettronici che vengano impiantati nel cuore delle persone che presentano delle anomalie del ritmo cardiaco o con battiti cardiaci troppo lenti. La tecnica, sviluppata dal Cedars-Sinai Institure di Los Angeles, consiste nell’iniettare un gene, nelle cellule del muscolo cardiaco, modificando le cellule cardiache normali in cellule speciali che possono stimolare il battito cardiaco.
Edoardo Marban, coordinatore dello studio, ha dichiarato: “creiamo un nuovo nodo senoatriale in una parte del cuore. Il nodo appena creato assume la funzione di un pacemaker , bypassando la necessità d’impianti elettronici con il loro hardware”.