Assieme a Pasolini era definito un “poeta civile”, letterato, regista, documentarista, traduttore e autore di opere di ribellione, politica, cultura e verità;
Si è spento Nelo Risi, all’età di novantacinque anni in via del Babuino a Roma il 17 settembre; nato a Milano nel 1920 e residente a Roma, Risi è da molti noto grazie al fratello Dino, uno dei registi italiani più importanti che si è spento nel 2008.
Dopo la laurea in medicina, il giovane Nelo comincia a dedicarsi all’ attività poetica, pubblicando la sua prima raccolta, “Le Opere e i Giorni”, nel 1941. Successivamente l’autore si dedica alla produzione cinematografica, dirigendo otto film sulla scia del fratello Dino;
il suo esordio al cinema risale al 1966 con “Andremo in città”, pellicola ambientata nella Jugoslavia della Seconda guerra mondiale e ispirata a un romanzo di Edith Bruck, moglie dello stesso Risi.
L’intellettuale poliedrico diede, aiutato dalle sue conoscenze mediche, un valido contribuito allo studio della schizofrenia: “Il diario di una schizofrenica” (1970), uno dei suoi film più conosciuti, è incentrato sulla tematica della malattia mentale.