Gli ologrammi 3D toccabili non sono più fantascienza: una nuova tecnologia rivoluzionaria consente ora di interagire fisicamente con immagini luminose sospese nell’aria, segnando un’importante svolta nel mondo della realtà aumentata e delle interfacce immersive.
Un team di scienziati dell’Università Pubblica di Navarra, guidato dalla Dott.ssa Elodie Bouzbib, ha infatti presentato il primo display olografico 3D interattivo al mondo, in grado di rispondere al tocco umano in modo preciso e naturale.

Come funziona il display olografico toccabile
A differenza degli ologrammi tradizionali – generati attraverso display volumetrici a scansione su superfici rigide oscillanti, che rendono impossibile l’interazione diretta – questa nuova tecnologia utilizza un diffusore flessibile composto da strisce elastiche.
Il materiale morbido non solo rende sicuro il contatto fisico, ma lo trasforma in un elemento chiave dell’interazione. Gli utenti possono pizzicare, ruotare o manipolare gli oggetti virtuali nello spazio, proprio come farebbero su uno schermo touchscreen, ma in tre dimensioni.
Grazie a sofisticati sistemi di correzione dell’immagine, la proiezione mantiene stabilità visiva anche quando viene toccata o spostata.
Interazione più naturale del mouse 3D
Durante i test iniziali, 18 partecipanti hanno avuto l’opportunità di provare il prototipo. La maggioranza ha dichiarato di preferire l’interazione tattile rispetto all’uso del tradizionale mouse 3D, trovandola più intuitiva, precisa e coinvolgente.
Applicazioni pratiche: dall’educazione ai musei
Le applicazioni di questa tecnologia sono potenzialmente enormi. In ambito educativo, ad esempio, potrebbe rivoluzionare il modo in cui studenti e insegnanti interagiscono con modelli tridimensionali, rendendo lo studio di materie come anatomia, ingegneria o chimica molto più immersivo.
Nei musei o nelle esposizioni interattive, visitatori di ogni età potrebbero toccare con mano riproduzioni storiche o scientifiche, creando un’esperienza di apprendimento multisensoriale unica.
Il progetto, chiamato FlexiVol, è descritto in dettaglio nell’articolo accademico “FlexiVol: un display volumetrico con un diffusore elastico per consentire l’interazione a portata di mano”, disponibile su HAL. È stato anche pubblicato un video dimostrativo su YouTube, e il team presenterà ufficialmente i risultati alla conferenza CHI 2025 in Giappone.
Conclusione: gli ologrammi del futuro sono interattivi e reali
La rivoluzione degli ologrammi 3D interattivi è appena iniziata, ma i primi risultati sono estremamente promettenti. Con ulteriori sviluppi, potremmo presto vivere in un mondo dove il digitale si fonde con il fisico, e toccare un ologramma sarà normale quanto sfiorare lo schermo di uno smartphone.