A volte i dottori, quelli che possono salvare delle vite e compiere veri e propri miracoli, possono anche sbagliare, errore umano o negligenza che sia: colpevolmente o colposamente contribuiscono alla morte di chi dovrebbero salvare.
A volte la giustizia italiana non riesce a fare il suo corso e cosi le indagini vengono archiviate: è il caso di Valentina Col, 17 enne morta all’ospedale di Orbetello, per un’embolia lo scorso 25 agosto. I 10 medici indagati non sono stati perseguiti.
L’indignazione della sorella della vittima ci sta tutta, le frasi offensive e ciniche di uno degli anestesisti implicati un po meno: la ragazza ormai è morta, inutile parlarne, sono frasi che fanno rabbrividire.
L’anestesista ora si scusa, parla di rapporti deontologici e umani che ogni giorno deve intrattenere coi parenti delle vittime, ma tutto suona terribilmente amaro: paradossalmente una cosa vera l’ha detta, Valentina è morta, ma bisogna indagare e far luce sulla sua morte.