Strauss Zelnick, CEO di Take-Two Interactive, l’editore dietro la serie Grand Theft Auto, ha proposto un nuovo approccio ai prezzi dei videogiochi.
Ritiene che il prezzo dei videogiochi dovrebbe essere basato sulla loro durata e sul coinvolgimento previsto. Questa idea è emersa dall’osservazione di Zelnick secondo cui i prezzi attuali dei giochi non riflettono accuratamente l’ampio coinvolgimento che offrono.
Nota che i prezzi in prima linea sono molto bassi considerando le molte ore di coinvolgimento offerte dai giochi. Di conseguenza, Zelnick ha suggerito un algoritmo che calcola il costo di un gioco considerando il valore orario moltiplicato per le ore di gioco previste, più il valore percepito di proprietà per il cliente .
Zelnick spiega che questo algoritmo valuterebbe il valore dell’utilizzo previsto dell’intrattenimento, che combina il valore orario con il numero di ore previste, nonché il valore terminale percepito dal cliente in possesso. Sottolinea che i giocatori spesso giocano estensivamente a un gioco acquistato, rendendolo un ottimo affare per i giocatori.
Tuttavia, avverte anche che gli editori non hanno il controllo diretto sulla fissazione dei prezzi al dettaglio, suggerendo potenziali sfide nell’implementazione di questa strategia di prezzo .
Per quanto riguarda l’impatto specifico sul prossimo Grand Theft Auto 6, Zelnick non ha fornito informazioni dettagliate.
Tuttavia, data l’immensità prevista del gioco, potrebbe potenzialmente avere un prezzo più alto se seguisse la logica dei prezzi proposta da Zelnick. Questo cambiamento rifletterebbe il contenuto sostanziale e il coinvolgimento prolungato che si prevede che il gioco offrirà .
Il concetto di prezzo variabile basato sulla durata e sul coinvolgimento dei videogiochi rappresenta un cambiamento rispetto ai modelli di prezzo tradizionali.
Attualmente, i prezzi dei videogiochi non variano in modo significativo da un titolo all’altro, indipendentemente dalla lunghezza o dalla profondità dei contenuti offerti. La proposta di Zelnick suggerisce uno spostamento verso un modello di prezzo più basato sull’utilizzo, simile a come i film o i libri potrebbero avere un prezzo diverso in base alla loro durata o al valore percepito.
Questo approccio, tuttavia, non è privo di sfide, soprattutto considerando le complessità legate alla misurazione accurata del coinvolgimento di un gioco e la potenziale resistenza da parte dei consumatori abituati a modelli di prezzo standard .