“Avere tre casi in pochi giorni di meningite da hemophilus non era mai successo in anni recenti, si pensi che nel 2012 ve ne era stato solo uno. Così come di avere casi di pertosse. È una vergogna che nel 2015 ancora ci siano bambini che rischiano la vita per malattie prevenibili con una semplice iniezione, mentre in Italia un bambino oggi è più a rischio di dieci anni fa”, Sono state le parole dichiarate da Alberto Villano, Direttore dell’UOC di Pediatria Generale dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Nei giorni scorsi infatti, a Roma, sono stati ricoverati tre neonati di 2,3 e 5 mesi affetti da meningite ovvero una malattia del sistema nervoso centrale, generalmente di origine infettiva, caratterizzata dall’infiammazione delle meningi, considerata la più frequente sindrome infettiva del sistema nervoso centrale. Ma come mai queste vecchie malattia tornano a farsi vive?
Secondo il Dott Villano tutto ciò è da attribuire al calo delle vaccinazioni, e nello specifico il medico ha dichiarato “Al giorno d’oggi ci sono genitori obiettori totali e altri che si sostituiscono ai medici decidendo magari di saltare uno o due vaccini, o di farne solo uno. Così facendo però non solo mettono a rischio la vita dei propri figli, ma anche di quelli degli altri. I tre bimbi ricoverati ad esempio non avevano l’età per il vaccino, e non hanno potuto contare sull”effetto gregge’, cioè sulla assenza di circolazione del virus dovuta agli alti tassi di immunizzazione”.