In queste settimane si sta manifestando in tutto il mondo contro il razzismo e l’intolleranza, in un movimento di protesta nato dopo la morte di George Floyd, soffocato da un poliziotto per il colore della propria pelle.
E certamente tale violenza non avviene solo oltreoceano e non solo per la razza: si subiscono molestie ed aggressioni, si rischia la vita per la propria religione, per le proprie ideologie, per il proprio orientamento sessuale.
Lo testimonia una bruttissima storia che viene da Pescara: un 25 enne era in compagnia del suo fidanzato di 22 anni e i due passeggiavano mano nella mano, diretti verso casa, quando uno dei due ha subito l’aggressione.
Prima gli insulti, poi un litigio e una scarica di pugni in faccia dal branco, sette giovani dal marcato accento locale, fra i quali una ragazza, che si sono dati alla fuga dopo la violenza.
La vittima, ex studente universitario alla D’Annunzio, residente fuori regione, è stata soccorsa e portata in ospedale per le cure del caso. Il 25enne è stato sottoposto a un intervento chirurgico.
Gli inquirenti si sono immediatamente messi sulle tracce degli assalitori.
Delle indagini si occupano i Carabinieri della compagnia di Pescara, che stanno acquisendo i filmati registrati dalle videocamere di sorveglianza. Stando ai primi accertamenti, il luogo in cui è avvenuta la colluttazione non sarebbe coperto dalle telecamere, che però sono presenti nell’area in cui sono iniziati gli insulti.