E’ stato croce e delizia degli studenti, dei cosiddetti secchioni o semplicemente coloro i quali amavano i numeri e le formule, o incubo degli studenti meno volenterosi e che lasciavano sempre da parte la matematica e tutto quello che apparteneva ai freddi numeri.
Il Pi greco non si cancellerà dalla memoria di tutti noi, e proprio in onore alla memoria del 3,14 si è celebrato ieri 14 marzo il Pi greco Day, giustamente il 3/14 ovvero mese di marzo giorno 14.
Purtroppo anche in questo caso dobbiamo rifarci ai calendari inglese perché nel nostro caso il giorno sarebbe stato 14/3 e non avrebbe nulla a che vedere con il Pi greco, ma proprio in Italia lo si festeggia con diverse manifestazioni, come i Giochi Archimedei a Siracusa o anche al Museo di Esplorazione di Treviglio abbiamo proprio il Pi greco day.
C’è da dire che il Pi greco è antico dall’epoca dei babilonesi, ma è stato proprio Archimede a calcolare il valore del rapporto tra circonferenza e diametro del cerchio, e ad attribuirgli il fatidico numero: 3,14.
Pi greco o Pi egizio? I grandi filosofi greci ( filo+sufi= figlio dei sufi, i grandi maestri egizi) andavano a studiare in Egitto per poi tornare in patria senza neanche avere finito il “corso”. Prendete una porta qualsiasi di un tempio egizio e ne ricaverete il Pi greco, non a caso il simbolo del Pi ha la stessa forma di una porta di uno qualsiasi di quei templi. E’ tempo di riscrivere la storia.