L’autopsia di Pino Daniele non ha chiarito ancora la domanda che si stanno ponendo in molti sulla morte di cantautore napoletano, se fosse stato trasportato all’ospedale più vicino e non a Roma, poteva salvarsi?
In molti pensano che la decisione i trasportare Pino a Roma, non sia stata la scelta migliore e si punta il dito contro la sua compagna Amanda Bonini.
L’attuale partner di Daniele, dopo alcuni giorni di silenzio e di grande dolore, ha deciso di rilasciare la sua dichiarazione agli organi di stampa e sui fatti accaduti, quella sera del 4 gennaio, ha detto: “Fu Pino ad ordinarmi di portarlo subito a Roma. Quella sera è entrato in macchina con le sue gambe dopo avere parlato anche con il suo cardiologo. Ho fatto quello che mi ha ordinato di fare. Tenevo alla sua vita più che alla mia. Ho messo a repentaglio la mia vita per inseguire l’unica possibilità che avevo di salvarlo”.
La donna è stata sentita anche dalla Procura di Roma, che ha aperto un0inchiesat per omicidio colposo, contro ignoti. A chiedere a gran voce al verità sui fatti accaduti quella sera è la seconda moglie di Pino Daniele, Fabiola Sciabbarrasi, che non ha mai perdonato al marito di averla lasciata per Amanda.